
In risposta all’articolo a nome di Assuntina Morresi di giovedì 01 luglio ’10, inserto “ è vita”
N.73 di Evangelium Vitae in cui si parla dell’uomo
politico cattolico (la cui opposizione all’aborto sia chiara)
afferma:”Attraverso la modificazione della legge si tratta di
diminuire l’effetto nocivo di una legge alla quale
l’uomo politico in quest
In risposta all’articolo a nome di Assuntina Morresi di
giovedì 01 luglio ’10, inserto “ è
vita” di Avvenire pag.2.
Nel 1982 ero sposata e con due figli (di cui uno aveva deciso di
vivere già lassù), specializzanda al secondo anno in
Tecnologie Biomediche, assumevo l’incarico di
Biologo-analista. Forse per questo (e non solo), tempo per le
telenovelas non ne avevo. Tuttavia i grandi incontri calcistici
proprio come i grandi temi della Bioetica mi hanno da sempre
appassionata. Tutto ciò per dire che condivido in pieno il
tifo per la nazionale di calcio con la Morresi, niente affatto
quello per la Legge 40. ”Il
varo e la difesa della Legge 40”, espressione
usata dalla Morresi, mi permette di riportare un commento di Michel
Schooyans circa la preesistente Legge 194. Schooyans riferendosi al
n.73
di Evangelium Vitae in cui si parla di un parlamentare (la
cui opposizione all’aborto sia chiara)
afferma:”
Attraverso la modificazione della legge si tratta di diminuire
l’effetto nocivo di una legge alla quale l’uomo
politico in questione non ha dato il suo appoggio”.
(Terrorismo dal volto umano, Ed. Cantagalli, ottobre 2009,
pag.185).
La “esperienza culturale
e politica preziosa, di cui dobbiamo essere
consapevoli” (ancora Morresi), ha purtroppo introdotto
nel Diritto positivo la promozione di una condotta umana immorale
che rende ingiusta una legge. La ratio della Legge 40 consente
l’esercizio di un atto intrinsecamente cattivo: la PRODUZIONE
UMANA. Entra nel nostro ordinamento giuridico la
“regolamentazione” di una procedura nata per la
zootecnia, applicata a soggetti umani. E proprio perché non
esisteva alcuna legge in materia, una sola proposta di divieto di
tale pratica, anche se bocciata, avrebbe contribuito alla
formazione di una sana mentalità nella direzione del bene
personale e del vero bene comune.
La Legge 40 ha paletti tutti evitabili, per es. nel consentire
l’accesso alle coppie di fatto, la tanto osannata e difesa
della “omologa” cede il passo ad
un’astuta ”eterologa”. Rimando alla lettura
del libro “Il Legislatore
distratto” Ed. ESD a cura del Magistrato Giacomo
Rocchi. Dal numero degli embrioni umani, così come risulta
dichiarato dai centri di produzione, si evince che la
mortalità non è variata negli anni. Anche Eugenia
Roccella, solo qualche settimana fa, esultava per i 10000 bambini
nati in un solo anno di applicazione della Legge 40, qualcuno
può provare a spiegarle che gli stessi, sempre nello stesso
anno, hanno più di 200000 fratellini morti perché
prodotti? Restringere, poi, la questione produzione umana
all’ambito confessionale confonde le coscienze dei
più. Ci vengono in aiuto, oltre le Encicliche e i
Documenti magisteriali, anche i discorsi del Santo Padre per
Udienze ed Assemblee. 15 gennaio’10: “ La legge morale naturale
non è solo per i cristiani”, in questa stessa
udienza il Santo Padre sottolinea nuovamente l’importanza
dell’’Istruzione Dignitas Personae
(2008) che tratta temi di Bioetica ed Etica Medica circa la
fecondazione extracorporea e nuove proposte terapeutiche
riguardanti l’utilizzo dell’embrione e del patrimonio
genetico umano.” Il valore etico della
scienza biomedica si misura con il riferimento sia al rispetto
incondizionato dovuto ad ogni essere umano, in tutti i momenti
della sua esistenza, sia alla tutela della specificità degli
atti personali che trasmettono la vita” afferma il
Santo Padre e continua:” La legge morale naturale
non è esclusivamente o prevalentemente confessionale, anche
se la Rivelazione cristiana e il compimento dell’uomo nel
mistero di Cristo ne illumina e sviluppa in pienezza la
dottrina”. Con rammarico devo dire che recentemente ho
cercato di acquistarne alcune copie ma gli addetti a ben quattro
librerie di Roma mi hanno risposto che il Documento era esaurito
dal 2009 ed anche prima. Assistiamo a vaghi commenti parziali di
tale documento che, purtroppo, offuscano il nucleo fondante. Il
documento è interamente pubblicato sul sito www.comitatoveritaevita.it
Ci accompagnano ancora le parole del Santo Padre del giorno
13 febbraio ’10, Egli si riferisce al n.74 della Sua Lettera
enciclica Caritas in veritate.”Campo primario e cruciale
della lotta culturale tra l’assolutismo della
tecnicità e la responsabilità morale dell’uomo
è oggi quello della bioetica, in cui si gioca radicalmente
la possibilità stessa di uno sviluppo umano integrale. Si
tratta di un ambito delicatissimo e decisivo, in cui emerge con
drammatica forza la questione fondamentale: se l’uomo si sia
prodotto da se stesso o se egli dipenda da Dio. Le scoperte
scientifiche in questo campo e le possibilità di intervento
tecnico sembrano talmente avanzate da imporre la scelta tra due
razionalità: quella della ragione aperta alla trascendenza o
quella della ragione chiusa
nell’immanenza”.
Il 25 marzo, poi, come una sorta di riconoscimento al
Grande Mistero dell’Incarnazione del Verbo, Il Papa ai
Vescovi scandinavi ribadisce:” I bambini hanno il diritto
di essere concepiti e portati in grembo, messi al mondo e cresciuti
nell’ambito del matrimonio”.
Dopo le illuminate ed illuminanti parole del Sommo Pontefice,
è forse un po’ difficile condividere il vanto del
“varo della legge
40” con la Morresi. Dalla difesa della legge in esame
derivano una dignità umana calpestata per i sopravvissuti,
taciute le morti certe per produzione umana, morti che avvengono
sia nella forma “omologa” che “eterologa”, sia con
l’utilizzo di tre embrioni per ciclo produttivo per n volte
che con più embrioni per n volte, donne ammalate,
sessualità banalizzata, famiglia destrutturata,
risimbolizzato l’atto della trasmissione della vita.
Proporzionalismo etico, “pensiero debole”, relativismo,
sembrano guidare quella che dovrebbe essere la “recta
ratio”, mentre il Male, indisturbato, subdolamente si insinua
sempre più.
16giugno’10, Udienza Generale del Santo Padre dedicata
alla figura di S.Tommaso D’Aquino:”Altrimenti quando la legge
naturale e la responsabilità che essa implica sono negate,
si apre drammaticamente la via al relativismo etico sul piano
individuale e al totalitarismo dello Stato sul piano
politico”. L’embrione umano, figlio e fratello
nostro, ridotto a puro materiale biologico, palesemente
sacrificato, non lo si può difendere solo con il divieto di
alcuni tecnicismi (paletti della l.40). La riflessione a questo
punto deve essere forte, chiara e senza fraintendimenti, deve poter
aiutare a focalizzare come e quando si vada ad innestare
l’offesa che precede ed anticipa tutte le altre ai danni
dell’essere umano, quindi persona; l’offesa
“cardine”
risiede proprio nella chiamata all’esistenza per
“mano
d’uomo”, superbamente impegnato ad essere
scimmia di Dio.
Se i cattolici in politica devono (anche con tanta energia)
“varare e
difendere” leggi intrinsecamente ingiuste che
risultano essere contro la morale naturale e cristiana, allora
tutto è permesso e nulla importa, anche se sono degli
innocenti a pagare. Tenetevi stretta la vostra “eccezione”, essa conferma la
regola del male minore, che minore non è.
Eppur…..ci
ama
Adelaide
Grimaldi
ComitatoVerità e Vita
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