
Tu, Stella Nascente

Che importa se lo chiamano chirurgico o chimico?
Tu, Stella Nascente, mentre lavori per crescere nella culla che solo la tua mamma può offrirti perché vivi solamente da sette settimane, un inganno, un finto progesterone (Mifepristone) occupa le serrature (recettori) non permettendo al vero progesterone svolgere la sua azione naturale.
La Bugia, la Menzogna, si sono impadronite di uno dei meccanismi più veri, più belli, trasformando la chimica della vita in chimica della morte. Una molecola per uccidere, scimmiottando la natura che fa perfette tutte le cose, in un meccanismo servitore del male che ancora una volta consegna sul piatto di una presunta libertà una falsa felicità.
Cosa importa se la morte è procurata da un patibolo, dalla bomba di un terrorista, da un ferro chirurgico, dall’omissione di cure per disabili o da una dose letale?
Il mezzo con cui essa è procurata non ne modifica l’esito aberrante.
Effetti collaterali possono anche condurre alla morte della madre, ma questo non deve togliere chiarezza al fatto che con RU486 si uccidono sicuramente bambini nel grembo, bambini che qualora dovessero scampare all’omicidio chimico, cadono inesorabilmente vittime di quello chirurgico.
La medicina sempre più al servizio del capriccio, del desiderio, se vogliamo anche della disperazione di una donna sola di fronte ad una gravidanza inattesa, producendo morti di bambini e per di più sicuramente innocenti.
È la logica del male che consegna al Malfattore le vite dei nostri bambini, passando per la via degli interessi economici, del potere, della politica, delle leggi. Servitori del bene comune è anzitutto essere servitori della verità che è sotto gli occhi di tutti eppure non la si vuol vedere.
La donna (madre) sempre più sola e proprio con le sue mani prende la pillola che segnerà quel processo irreversibile di morte nel suo grembo, di morte nella sua psiche, di morte nel suo spirito.
Ed è anche di queste donne che dovremo farci carico, ingannate sempre più, donne che quando vedranno i loro figli andare giù con lo sciacquone in un fiume di sangue e laceranti dolori addominali, avranno un post-aborto veramente complicato.
La domanda se RU486 sia contro la 194 è di per sé fuorviante. In questa maniera si plaudirebbe alla “buona legge 194” purché applicata interamente, sorvolandone la ratio che consegna alla madre il principio di autodeterminazione che le dà potere di morte sul figlio.
RU486 è sicuramente contro la legge morale naturale che vieta l’uccisione del mio simile, come sono contro la legge morale naturale la stessa legge 194, quella precedente sul divorzio, quella sulla fecondazione extracorporea legge 40 (altissima mortalità embrionale per tecnica) e quella della eutanasia che sembra essere imminente.
Ribelliamoci qui ed ora.
“Misericordia e verità si incontreranno,
giustizia e pace si baceranno”. (Salmo 84)
Adelaide Grimaldi
Biologa
Comitato Verità e Vita