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Verità e Vita: Sì alla marcia nazionale per la Vita

Comunicato Stampa N. 123

Il 13 maggio a Roma ci sarà anche il Comitato, che ha deciso di aderire con convinzione all’iniziativa


Il Comitato Verità e Vita ha aderito alla Marcia Nazionale per la vita in programma a Roma il 13 maggio.
La decisione è stata assunta all’unanimità dal direttivo dell’associazione, che ha espresso pieno appoggio e apprezzamento per l’iniziativa, del tutto coerente con gli scopi di Verità e vita.
La Marcia rappresenta un tentativo coraggioso e innovativo nell’ambito del mondo pro-life italiano, che merita l’appoggio di tutte le realtà che in Italia si battono contro le leggi ingiuste che aggrediscono la vita innocente: la legge 194 del 1978 sull’aborto procurato, innanzitutto. E poi la legge 40 del 2004, che ha reso legale la produzione di esseri umani in provetta e la morte programmata di decine di migliaia di innocenti. E’ una Marcia che non ha paura di dichiararsi “contro”: contro l’aborto, contro la fecondazione artificiale extracorporea, contro l’eutanasia, contro l’uso eugenetico della diagnostica prenatale, contro la Dichiarazione Anticipata di Trattamento (il testamento biologico ) come scivolo per la dolce morte.
La Marcia è una sfida; una sfida all’indifferenza e alla tiepidezza interna allo stesso mondo pro-life italiano, e al mondo cattolico, spesso spaventato dai temi della vita, considerati pericolosi perché “dividono la comunità”. La Marcia è anche una sfida alle pulsioni centrifughe che spesso attanagliano lo stesso mondo pro-life, che si sente spinto alla divisione e alla polemica interna. La Marcia è una sfida alla cultura della morte, che ha preso in mano il destino non solo dell’Italia, ma dell’Europa e del mondo intero.
Le sfide sono, per definizione, difficili, e il Comitato Verità e Vita non ignora questa difficoltà. Per questo motivo ha deciso con convinzione di portare alla Marcia per la vita 2012 il suo piccolo contributo e la sua forte identità di movimento pro-life aconfessionale, non clericale, non compromissorio, non schiacciato dalla politica.
Saremo dunque a Roma il 13 maggio per ribadire che la difesa di ogni vita umana innocente non è solo una questione economica, di solidarietà caritativa, educativa; ma è anche una questione giuridica e politica, perché il diritto alla vita di ogni innocente è principio decisivo, negato il quale lo stato si trasforma in una banda di pirati.

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