
Il Comitato Verità e Vita aderisce all’iniziativa di “Voglio Vivere”
Un appello al Parlamento affinchè fermi l’iter legislativo delle DAT, “anticamera dell’eutanasia“. Verità e Vita, che in numerosi interventi ha ripetutamente illustrato i rischi insiti nella legge sulle DAT, vedi:Comunicato 57: Caso Englaro: LICENZA DI UCCIDERE – Verità e Vita mette in guardia dall’ambiguo concetto di “Fine vita”
Comunicato 78: ”NO ALLA LEGGE SUL TESTAMENTO BIOLOGICO”
Comunicato 103: THE DAT AFTER
Comunicato 104: The DAT After – Episodio I: UN ALTRO CASO WELBY? CERTAMENTE SI’.
Comunicato 105: The DAT After – Episodio II: UN ALTRO CASO ENGLARO? CERTAMENTE SI’.
Comunicato 106: The DAT After – Episodio III: A COSA SERVE L’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO?
Comunicato 107: The DAT After – Episodio IV: RIANIMARE I NEONATI PREMATURI?
Comunicato 108: The DAT After – Ep V: IL (LIBERO?) CONSENSO (INFORMATO?) E IL T. BIOL. DELL’ANZIANO ABBANDONATO
Comunicato 109: The DAT After – Episodio VI: LE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO DEL GIOVANE PALESTRATO
Comunicato 111: L’ORDINE DEI MEDICI DI MILANO: NO ALLA LEGGE SULLE DAT, E’ INUTILE E DISUMANIZZANTE
a questo proposito ricorda che:
Il caso di Eluana Englaro che ha offerto a molti l’occasione per reclamare una legge sulle DAT, è rimasto finora, a quasi quattro anni dal suo tragico esito, un caso unico. Per uccidere Eluana è occorsa infatti una pervicace volontà di morte che con sapiente regia, nel corso di un decennio, ha bussato alle aule dei tribunali cercando e trovando infine chi non ha esitato a comminare la morte per decreto.
Tutto l’impianto della Costituzione italiana disegna il diritto alla vita e l’indisponibilità della stessa, bene da tutelarsi sempre. Il codice penale, a tutela della vita di ciascuno, prevede e punisce reati quali l’omicidio del consenziente e l’aiuto al suicidio.
A norma di diritto e di codice deontologico medico, ogni atto che si configuri come accanimento terapeutico è già vietato ed il concetto di accanimento terapeutico è obiettivamente configurato come trattamento straordinario, non efficace, invasivo o doloroso, in caso di morte imminente e inevitabile.Questa legge sulle DAT allarga ad un generico ed opinabile fine vita, l’area dell’accanimento terapeutico, sottraendolo a precisi e obiettivi parametri medici.Il Comitato Verità e Vita, anche a nome delle migliaia di firme – sia di singoli che di associazioni- raccolte a sostegno del Manifesto- Appello contro una legge sulle DAT, rivolge al Parlamento un appello affinché non consegni a magistrati “creativi” dei quali per il passato è stata già fatta triste esperienza, una legge che non faticheranno a piegare alle esigenze dei fautori della dolce morte.