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Pazienti in stato vegetativo sorridono, si muovono e sono coscienti

2011-04-7

Di Benedetta Frigerio su Tempi, in Attualità 06 Apr
2011

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Notizia di Benedetta Frigerio, Tempi,

http://www.tempi.it/pazienti-stato-vegetativo-sorridono-si-muovono-e-sono-coscienti



«Pensavamo non capissero nulla poi abbiamo scoperto un
mondo». Giovanbattista
Guizzetti
, primario del centro Don Orione di
Bergamo
, racconta di quanto scoperto in cinque mesi dopo
anni che si occupa di ventiquattro malati ricoverati in stato
vegetativo
.



Da novembre, infatti, è in atto
unasperimentazione che durerà un anno,
condotta dall’ingegnere Daniele Salpietro, grazie
ai fondi trovati da Guizzetti. L’idea dell’ingegnere è stata
quella di usare sui pazienti in
stato vegetativo i caschi che normalmente indossano i piloti
americani
. Questi marchingegni sono dotati di
unsoftware capace di leggere gli impulsi neuronali della
persona
, così, se chi guida sviene, si inserisce
subito il pilota automatico. Il casco funziona captando il pensiero
e la volontà di chi lo indossa, prima che si traduca in
azione.



«La cosa incredibile è che abbiamo fatto delle
scoperte pazzesche a costi bassissimi, dato che un casco costa sui
90 euro
» spiega Guizzetti. Ma che risposte hanno
dato i pazienti? «Abbiamo rilevato che tanti di loro
vorrebbero muoversi o rispondere ai nostri comandi, anche se poi
fisicamente non ci riescono
. Poi, grazie al monitoraggio
continuo dei pazienti allettati attraverso le telecamere, abbiamo
visto che in momenti in cui noi eravamo assenti i pazienti si
muovevano, oppure rispondevano al comando loro impartito a scoppio
ritardato, quando noi eravamo già usciti di
stanza».



Cristina, invece, non faceva nulla. Solo quando ha capito
che i famigliari e i medici hanno compreso che era cosciente, lei
ha iniziato a reagire per farsi sentire. Lo stimolo è stato
così grande che la donna è riuscita addirittura a
parlare al marito Aldo, dopo anni in cui lui nemmeno sapeva se la
moglie lo ascoltasse: «Dite ad Aldo che sono
felice»
, ha detto la donna. Colpisce che scoperte
del genere avvengano mentre il Parlamento sta per approvare una
legge che permette ai sani di scrivere un testamento biologico che
dà loro la possibilità di rifiutare in anticipo
terapie, cure e in certi casi anche alimentazione e idratazione.
«Se queste persone – commenta Guizzetti –
avessero firmato un testamento biologico da sani si sarebbero
condannate a morte. Chi ti dice che in
quello stato, anche se non lo sai, non saresti comunque felice come
dimostra Cristina
 o che si può sorridere
alla vita, come ho visto fare a Mario, in un video che lo riprende
in stanza da solo?».



Questa scoperta solleva ancora più dubbi nella testa del
medico «anche se io continuerei a curarli e a pensare che sia
assurdo non farlo, sapessi pure con certezza che alcuni sono
totalmete incoscienti: per questo il dubbio sul ddl che
si fonda sul principio dell’autodeterminazione assoluta era
già presente in me prima di fare queste
scoperte
».








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