
Aborto e legge 194: 30 anni dopo
Ravenna sabato 17 maggio
Questo convegno vuole partire dall’esame di una realtà:
gli oltre 5 milioni di aborti chirurgici effettuati sotto l’egida della legge 194 dal 1978 ad oggi.
In provincia di Ravenna più di 10000 aborti nell’ultimo decennio: nel 2006 un bambino su tre non ha visto la luce per aborto chirurgico nella nostra città.
Quando in questi giorni si parla, a proposito e a sproposito, di aborto lo si fa senza partire dai dati di realtà:
i numeri dei bimbi a cui viene impedito di nascere, le sofferenze che l’aborto procura, il silenzioso ma costante servizio di chi aiuta questi bimbi ad essere accolti tra le braccia dei propri genitori da oltre 30 anni.
L’azione del Movimento per la Vita e del Centro di aiuto alla Vita, anche a Ravenna, è tesa a questo: esortare le persone a volgere lo sguardo sulla realtà della vita nascente, non indietreggiare di fronte alle difficoltà che una gravidanza può comportare, e aiutare chi ha vissuto il dramma dell’aborto.
Ecco quindi le domande a cui cercheremo di dare risposta:
l’aborto è veramente un diritto?
La legge è veramente una legge di tutela della maternità?
E questa legge cosa ha comportato in termini di costume negli ultimi trent’anni?
Ma non bisogna dimenticare né la storia, quindi il passato e i suoi protagonisti, anche quelli che hanno speso la loro vita per i figli degli altri, né il futuro di quelle persone che vivono le ferite subite da un aborto.
INTERVERRANNO
DAL PASSATO LA MEMORIA:
Ing. Mario Paolo Rocchi: L’esperienza degli inizi del Movimento per la Vita Italiano
Dott. Silvio Ghielmi: L’esperienza di Progetto Gemma
Dott. Giuseppe Garrone: L’esperienza di SOS VITA e i colloqui al CAV
Nel presente l’azione:
Dott. Mario Palmaro: 194 e diritto naturale
Dott. Giacomo Rocchi: 194: lo spirito e la legge
Dott. Francesco Agnoli: 194: tra legge e costume
Nel futuro mai più dolore:
Dott.ssa Serena Taccari: Aborto e poi… quello che resta
Moderatore: Dott.ssa Cinzia Baccaglini
Presidente Movimento per la Vita di Ravenna
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare