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Fecondazione Artificiale: la signora Turco vuole cambiare le linee guida della legge 40. Ovvero: quando un ministro si trasforma in legislatore. E quando gli “amici” ti censurano.

2008-02-22

Comunicato Stampa N. 42

Clicca per Ingrandire Clicca per Ingrandire E’ di queste ore la notizia che il Ministro della Salute Livia Turco intende promulgare le nuove linee guida relative alla legge 40. Dalle anticipazioni ufficiose sembra che il testo già pronto preveda la possibilità della diagnosi pre impianto sugli embrioni, e l’ampliamento dei requisiti che consentono l’accesso alle tecniche.
Se queste notizie sono vere, allora siamo di fronte a un atto gravissimo, che deve essere contestato e contrastato con la massima durezza, per una serie di motivi:
1.Il ministro Turco è stato sfiduciato insieme a tutto il Governo Prodi, non ha più il sostegno di una maggioranza Parlamentare e deve attendere esclusivamente al disbrigo dell’ordinaria amministrazione. Ci vuole una bella faccia tosta, unita a uno scarso senso del ridicolo, per affermare che il compimento di un atto contestatissimo e controverso, attinente a una legge assai controversa come la 40 del 2004, rientri nella categoria del “disbrigo degli atti ordinari”;
2. Verità e Vita non è mai stata tenera con la legge 40, poiché essa legalizza comunque la fecondazione artificiale, con il suo carico di morti innocenti e di iniquità intrinseca. Tuttavia, nella legge sono indicati alcuni divieti, e non è tecnicamente ammissibile che questi divieti siano aggirati o smantellati con un colpo di mano del Ministro della salute, con un atto che offende la sovranità popolare, incarnata dal Parlamento. E’ il Parlamento che fa o modifica le leggi, non il potere esecutivo nell’esercizio dell’ordinaria amministrazione.
3. Proprio per contrastare l’azione ideologica e distruttiva della signora Turco – ampiamente prevista e prevedibile – Verità e Vita aveva proposto nel giugno del 2007 un testo di modifica delle Linee Guida, che introduceva importanti tutele per l’embrione e per le donne, pur all’interno di una legge intrinsecamente iniqua. La proposta è stata formalmente inoltrata al Ministro Turco e al Consiglio Superiore di Sanità. Nessuno dei due soggetti istituzionali ha fornito la benché minima risposta, che invece sarebbe stato tenuto a rendere.
4. Verità e Vita ha presentato il testo contenente le modifiche restrittive il 12 luglio a Montecitorio (confronta il nostro Comunicato Stampa n. 20 e il testo integrale delle modifiche su http://www.comitatoveritaevita.it/pub/comunicati_read.php?read=70 ). L’evento è stato rilanciato dall’agenzia Ansa. Avevamo invitato in quell’occasione anche ilquotidiano cattolico Avvenire, che tuttavia ha ignorato completamente l’iniziativa perchè – ci fu spiegato da un redattore autorevole – “voi dite cose giuste, ma non coerenti con la strategia sposata dal nostro giornale, che vuole evitare di sollevare la questione delle Linee Guida, sennò la Turco le cambia in peggio. Quindi non parleremo della vostra proposta”.
5. Oggi constatiamo i risultati di quella arguta “strategia”: le linee guida verranno modificate in peggio – come il Governo Prodi aveva deciso di fare sin dalla sua nascita –e il mondo pro-life e cattolico ha perso l’ennesima occasione di dire la verità sulle disumane tecniche di fecondazione artificiale extracorporea, che restano inaccettabili anche nella forma omologa, consentita dalla legge in vigore in Italia. Meditate gente, meditate.

Per il Comitato Verità e Vita
Il Presidente
Mario Palmaro

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