
Pannuti, Presidente di ANT: “La legge sulle DAT non è necessaria”
Comunicato Stampa N. 116
Dopo la presa di posizione dell’autorevole domenicano Padre Giorgio Carbone, un’altra voce interna al mondo cattolico prende le distanze dalla legge sul testamento biologico.
Quella sul testamento biologico è una legge non necessaria. Lo sostiene il professor Franco Pannuti in un editoriale apparso il 29 luglio sul quotidiano il Giorno. Pannuti – oncologo e presidente onorario dell’Associazione Nazionale Tumori (ANT) – è un’autorità indiscussa nel campo dell’assistenza ai malati gravi. “La legge sul testamento biologico – scrive testualmente Pannuti nel suo articolo – è una legge non necessaria. Ciò che la legge italiana prevede, unitamente al codice etico dei medici, ai criteri seguiti da Ippocrate in poi e al Vangelo, è più che sufficiente a garantire un fine vita dignitoso”.
Il professor Pannuti rivendica anni di esperienza diretta con i malati di tumore: “Ogni giorno assistiamo gratuitamente a domicilio più di 3300 sofferenti oncologici in fase terminale, oltre 80.000 dall’inizio della nostra attività e la nostra posizione è chiara: siamo contrari a tutto, no all’eutanasia, no all’accanimento terapeutico, no all’abbandono e no ai DAT”.
Secondo Pannuti “si sta passando da una medicina tradizionale che si ispira alla scienza e coscienza del medico a una medicina economico-burocratica”: DAT testamento biologico e DRG (Diagnosis Related Group) sarebbero gli strumenti esemplari di questa deriva che allontana i medici dal Giuramento di Ippocrate e dal bene del singolo paziente.
Pannuti è stato docente di chemioterapia antiblastica presso la scuola di specializzazione in oncologia dell’Università di Bologna e docente di oncologia generale presso la scuola di specializzazione in geriatria e radioterapia dell’Università di Bologna. È stato Primario della divisione di oncologia del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi dal febbraio 1972 al luglio 1997 ed è membro dell’Accademia delle Scienze di New York.