
NO ad una legge di cui l’Italia non ha alcun bisogno.
Comunicato Stampa N. 79
Nei giorni scorsi ogni deputato ha ricevuto da Verità e Vita il Manifesto Appello contro l’eutanasia, nel quale si illustrano i motivi del giudizio decisamente negativo sul testo di legge Calabrò, preso come base della discussione alla Camera.
Com’è noto, Verità e Vita ritiene che il testo di legge in discussione sia chiaramente mirato al superamento della legislazione vigente, con l’effetto di aprire la strada a scelte cripto-eutanasiche. Del resto, i recenti emendamenti approvati in Commissione su richiesta del relatore Di Virgilio non fanno che confermare tale impressione.
La sola risposta credibile allo slogan “Mai più altri casi Eluana” è una legge che, senza modificare quelle esistenti a tutela della vita umana, vieti senza eccezioni l’interruzione o la non applicazione delle tecniche di nutrizione e idratazione artificiali, quali “sostegni vitali” per i soggetti in stato di incoscienza.
Verità e Vita registra con interesse alcuni ringraziamenti e richieste di chiarimenti pervenuti da non pochi deputati e senatori, e si augura che soprattutto quei parlamentari cui sta fermamente a cuore il principio della assoluta indisponibilità della vita umana prendano in considerazione l’opportunità di superare le ancora devianti suggestioni dell’eversivo caso Englaro, e dicano NO ad una legge sul c.d. fine vita, di cui l’Italia non ha alcun bisogno.