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Lettera di Carlo Casini a Giuliano Ferrara – Il Foglio


Lettera di Carlo Casini a Giuliano Ferrara – Il Foglio

 

Caro Giuliano,

ringrazio te e “il Foglio” per l’attenzione rivolta alle posizioni del Movimento per la Vita in merito alla Conferenza Nazionale della Famiglia promossa a Firenze dal Ministro Bindi.

Purtroppo però l’articolo comparso sul Foglio del 24 maggio 2007 mi sta creando qualche problema e devo chiarire che varie frasi attribuitemi e riportate tra virgolette non sono state mai pronunciate. In particolare non ho detto ­ e non avrei mai potuto dire ­ che i “dati raccolti negli ultimi anni dimostrano che le legge 194 non sia sbagliata”. Nella innumerevole quantità di scritti, interviste, discorsi sull¹argomento non ho mai fatto una affermazione del genere ed anzi ho ripetuto sempre quanto diceva il mio maestro “Giorgio La Pira”: “una legge integralmente iniqua”. All’intervistatore telefonico ho detto solo quello che ripeto continuamente: La legge è ingiusta, ma ancora più ingiusta è stata ed è la sua applicazione, soprattutto per quanto riguarda il tradimento della prevenzione (azione di sostegno verso la prosecuzione della gravidanza, specie attraverso i Consultori ­ educazione al rispetto della vita ­ valorizzazione del volontariato).

Occorre, dunque, almeno correggere la gestione della legge.

Ma, poiché la pessima gestione è causata dalla voluta equivocità delle parole usate negli articoli della legge, bisogna almeno riformare per legge i consultori e correggere almeno quelle disposizioni della legge 194 che molti considerano “buone”, ma che, in realtà sono equivoche. Questa linea è stata esposta in un documento trasmesso alla Conferenza Nazionale sulla Famiglia, inviato anche al “Foglio”.

Uno degli scopi statutari del Movimento per la Vita è quello di superare la legge 194 con norme totalmente rispettose del diritto alla vita. Questo obiettivo resta intatto. Naturalmente per difendere concretamente la vita umana non basta fare prediche o stracciarsi le vesti, ma bisogna valutare che cosa realisticamente è possibile fare qui e ora. Credo che dobbiamo fare ancora molta strada per creare le condizioni culturali onde capovolgere la legge 194. Per quanto mi riguarda continuerò a lavorare tenacemente in questa direzione. Ma intanto abbiamo già contribuito, credo, ad avere una maggioranza di consensi sulle idee della preferenza per la nascita, della restituzione alla donna della libertà di non abortire, del riconoscimento del concepito come “uno di noi”, dell’urgenza di un approccio che salvi la vita non contro ma insieme alle madri in difficoltà. E allora dobbiamo subito ottenere il massimo possibile, fermo restando l¹impegno per ottenere ancora di più.

C¹è qualcuno che fin dall¹epoca della legge 40 pregiudizialmente diffonde l’idea del “tradimento” del Movimento per la vita e mio personale. Questi amici approfittano ora del modo erroneo in cui il mio pensiero è stato riportato sul “Il Foglio” per diffondere sostanziali insulti che possono indebolire il Movimento per la Vita. Chiedo quindi al Foglio, amico ed ammirevole per il suo intelligente servizio alla vita umana di pubblicare questa rettifica. Anzi: sarebbe bello se sul tema della possibile riforma della legge 194 si avviasse, proprio sul foglio, un dibattito. Se chi mi accusa di tradimento ha proposte realizzabili da fare lo faccia.

Risponderemo cercando, come sempre insieme, la verità e il massimo bene possibile.