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Lettera aperta al Ministro Mastella


Lettera aperta al Ministro Mastella

 

CARISSIMO Signor Ministro,

ho seguito negli ultimi tempi con interesse ed apprezzamento il Suo impegno nella battaglia contro la pena di morte. Da cristiano e da cittadino non posso che felicitarmi per il coraggio ed anche per i risultati, che fanno ben sperare per un futuro più civile, in cui i pluricriminali ricevano la giusta pena, ma possano almeno parzialmente espiare (e magari ravvedersi) in vita.

Mi risulta che anche Lei è credente e praticante, ma soprattutto è ministro della GIUSTIZIA: Le sembra GIUSTO che si continui sempre e solo a difendere Caino e non si faccia nulla, anzi…, per Abele?

E’ possibile che un ministro della GIUSTIZIA possa non rendersi conto della assurda contraddizione che sta dietro tale comportamento?

PANNELLA da sempre sappiamo del suo demoniaco impegno contro la vita nascente, ma Lei: come può tollerare che 120-140 mila bambini vengano uccisi ogni anno nei nostri ospedali coi soldi di tutti i cittadini, mentre continuiamo a lamentarci della denatalità? Credo che un buon ministro della GIUSTIZIA dovrebbe intervenire anche se fosse uno solo il bambino ucciso!

Qualcuno mi farà osservare che non sono bambini, ma feti. Allora voglio ricordare che già nel 1996 la Commissione Nazionale per la bioetica aveva affermato che “l’embrione è uno di noi”…e l’embrione è molto più piccolo del feto! D’altra parte Ella sa che questo ‘feto’ può persino ereditare, ma non ha il diritto di vivere?

Dopo il meritorio impegno contro la pena di morte, mi attenderei un almeno pari impegno per gli innocenti!

O dobbiamo continuare ad assistere al penoso spettacolo della difesa degli animali e dello sperpero per l’uccisione dei bambini?

So bene quanto è difficile l’impegno politico, ma i compromessi non possono passare sulla vita delle persone!

Giuseppe Garrone

Cofondatore e membro del Consiglio Direttivo

Del Comitato Verità e Vita

Casale Monf.to (Al), 18 gennaio 2007