
Sei giorni per una smentita
Comunicato Stampa N. 18
Meglio tardi che mai. Il presidente del Movimento per la Vita italiano (MpV) ha smentito con un comunicato diramato mercoledì 30 maggio di aver dichiarato che “la 194 non è una legge sbagliata”, frase riportata fra virgolette da il Foglio del 24 maggio. Pubblichiamo sul nostro sito il Comunicato del Presidente Casini. Prendiamo atto con soddisfazione della rettifica, ma non possiamo tacere alcune considerazioni di buon senso.
1. Le smentite che riguardano gravi fraintendimenti di solito non si scrivono sei giorni dopo la pubblicazione dell’intervista. Come ha giustamente fatto notare l’avvocato Massimo Micaletti in una lettera inviata al Presidente del MpV, “se io osservassi che il Foglio, travisandomi, mi ha attribuito questa frase “Le camere a gas di Auschwitz non erano sbagliate, solo ne è stato fatto un uso improprio”, non aspetterei certo sei giorni per chiedere l’immediata rettifica dell’affermazione: sarei al telefono 3 secondi dopo averla letta!!! Quelle dichiarazioni non devono dar problemi per le osservazioni di alcuni “amici”: devono da problemi per il proprio senso della Verità e per la propria coscienza.”
2. La smentita di Casini è arrivata intorno alle 12.00 di mercoledì 30 maggio. Strana coincidenza: quella stessa mattina Verità e Vita aveva diramato il comunicato stampa in cui censurava pubblicamente le parole attribuite a Casini.
3. Il testo della smentita contiene evidenti richiami al nostro comunicato, confermando che purtroppo, senza la presa di posizione pubblica di Verità e Vita, probabilmente Casini non avrebbe sentito il bisogno di fare alcuna precisazione alle gravi parole “assolutorie” nei confronti di una legge omicida.
4. Il comunicato di Casini, pur riprendendo intere porzioni del nostro comunicato, evita accuratamente di nominare esplicitamente Verità e Vita. E’ purtroppo il segno del tentativo – maldestro – di non riconoscere un fatto incontestabile: e cioè che in Italia esistono altre realtà che si battono in difesa della vita umana minacciata, e che sarebbe interesse di tutti riconoscerne l’esistenza e raccoglierne gli aspetti stimolanti e positivi per la comune battaglia Pro-Life.
Morale della storia: questa vicenda ci conferma nella necessità – oggi più che mai – di raccogliere e interpretare con rinnovato slancio gli ideali e la forte identità originaria del Movimento per la Vita, che vacilla sotto la spinta di tentazioni compromissorie e rischia di evaporare nel clima di generale omologazione che trasforma le leggi “gravemente ingiuste” in “leggi imperfette” o addirittura in “leggi non sbagliate”. Sottoscriviamo e affidiamo a futura memoria queste parole di Massimo Micaletti: “il Movimento per la Vita ha una storia ed una natura pure e bellissime. Esso non può tradire. Può solo essere tradito.”
Chiediamo a tutti gli uomini di buona volontà di aiutarci in questo arduo compito, visto la pochezza delle nostre persone e dei nostri mezzi. La nostra unica, grande forza consiste nella verità, che ci possiede e ci obbliga a non tacere. Senza con questo abbandonarci ad alcuna animosità verso persone che per molti versi stimiamo, ma determinati a procedere con quella franchezza che ci impedisce e ci impedirà sempre di tacere per ragioni di convenienza o di opportunità.
Per Verità e Vita
Il Presidente
Casale Monferrato, 31 maggio 2007