Seleziona Pagina

Quando giocare a nascondino è pericoloso

2007-09-8

Non si devono uccidere i bimbi nella pancia della mamma
né se sani né tantomeno se malati

Clicca per Ingrandire


Clicca per Ingrandire


Ci risiamo! Un articolo, un errore definito ‘medico’
alla faccia di Ippocrate che nel suo giuramento ha scritto che non
avrebbe dato nessun pessario abortivo a nessuna donna che glielo
avesse chiesto …ma si sa i tempi cambiano e si adegua anche
il giuramento dei medici e il loro codice deontologico! Già,
una bimba sana uccisa con l’aborto al posto di quella malata
al San Paolo di Milano e la roulette del minor male ha inizio.
Sì, perché se avessero ucciso quella giusta
questo fatto non avrebbe nemmeno fatto notizia
e i
genitori, ‘poverini’, sono stati messi nella condizione
di dover abortire anche l’altra che doveva essere sana ma in
realtà era malata. Le due gemelline, infatti, si erano
scambiate di posto, e quella down non è stata fatta fuori al
primo colpo. Si sa i bimbi amano giocare, specialmente a
nascondino, e nella pancia della mamma riesce loro molto bene
poiché più di qualcuno, dall’esterno, non li
vede e non li riconosce. E i giornali riportano che i medici
affermano che chi ha eseguito l’aborto ha sbagliato,
perché? Perchè bisognava colorare i feti per
distinguerli, ecco era il colore la soluzione! Allora proporrei una
soluzione colorata arcobaleno e fatta a bandiera… magari
anche i pacifisti diventerebbero pro-vita oppure una soluzione in
bianco e nero a forma di panda e così anche quelli che
difendono solo i cuccioli di animale forse allora li
vedrebbero….



Il problema invece è un altro: non si devono
uccidere i bimbi nella pancia della mamma né se sani
né tantomeno se malati
, perché sono bimbi
come lo sono stata io e come lo è stato chiunque sta
leggendo in questo momento questo insano articolo scritto da una
persona afflitta da una sindrome che si chiama
‘embriodifendite acuta’ che nel tempo, come altre
malattie, diventano croniche, sempre più croniche….
Bisogna rendersi conto che quando noi eravamo embrioni, solo
perché non potevamo parlare, qualcuno poteva pensare che,
ovviamente per il nostro bene, potevano anche non volerci e infatti
qualcuno di noi è sopravvissuto e qualcuno no. Certamente
è graffiante una descrizione di questo tipo, urticante
forse, perché per qualcuno di noi non c’era la legge
sull’aborto e ha dovuto procedere con aborti clandestini,
illegali, che a piè sospinto vengono tirati fuori quando si
deve difendere una legge che ha 30 anni e che continua ad uccidere
essere umani; così come qualcuno ha dovuto fare viaggi
all’estero, che ancora vengono portati ad esempio per
allargare questa o quella legge anticoncepito umano. Quando
finiremo di stracciarci le vesti per quei tre bimbi messi nel
freezer appena nati in Francia solo perché li hanno visti e
trovati perché puzzavano di cadavere, e rimanere falsamente
impietositi di fronte ad un bimbo sano abortito ma molto meno se di
malato si fosse trattato? Per fortuna la realtà è
anche altro. Per cui vi ringrazio mamme che, nonostante le
difficoltà avete tenuto il vostro bimbo, anche se malato; vi
ringrazio mamme che, anche se già in possesso del
certificato di aborto, vi siete rivolte ai Centri di aiuto alla
vita e vi siete fidate di persone che vi hanno detto che le
difficoltà della vita si risolvono affrontando insieme le
difficoltà e non eliminando la vita; vi ringrazio di aver
mantenuto cronica la mia sindrome di vedere sorrisi di bimbi, anche
se Down, e di non aver visto scorrere lacrime e snocciolare sensi
di colpa per un bimbo che poteva essere e non è più
con noi.



Un esempio: vi ringrazio mamme che nel 2006 vi siete rivolte al
Centro di aiuto alla Vita di Ravenna: 16 situazioni seguite in
proprio, 9 parti nell’anno, anche di mamme che erano
già in possesso di certificato di aborto; 53 segnalazioni di
richiesta di aiuto da parte dei Servizi Sociali per oggettistica,
poiché si sa, in questo momento dove sempre più i
fondi per la maternità e gli aiuti alla famiglia vengono
tagliati, anche loro si affidano al puro volontariato.Segnalazioni
che interessano più di 90 minori anche delle nostre giovani
coppie ravennati! 17 le segnalazioni di richiesta di collaborazione
da parte della Caritas per lo stesso motivo e tanti bimbi
nati.



Ringrazio voi Volontari per la Vita che nel silenzio della
quotidianità spendete la vita per loro: i più piccoli
tra i piccoli; i più poveri fra i poveri, che ora giocano a
nascondino fuori dalla pancia della mamma e che ora anche gli altri
vedono giocare.



Dott.ssa Cinzia Baccaglini



Presidente Movimento per la vita di Ravenna




Circa l'autore