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Norlevo – parte 8 – Gli effetti avversi


Norlevo – parte 8 – Gli effetti avversi

Pillola del giorno dopo

A carico del concepito: La pillola del giorno dalle finalità miratamente abortive, è pure in fase di studio per possibili effetti teratogeni sul concepito. Tradotto in altri termini, nelle gravidanze ugualmente proseguite può verificarsi l’insorgenza di patologie e/o malformazioni a carico del feto durante la sua crescita.

A carico della donna: Come se non bastasse, la pillola del giorno dopo rivela altri pericoli oltre il meccanismo abortivo per cui è venduta, meccanismo riconosciuto dalle stesse ditte dalle quali è prodotta.

Lo rivela il sito di Vita Notizie ( LifeSiteNews.com ).

Si tratterebbe del pericolo (peraltro già conosciuto) di una gravidanza extra uterina, cioè fuori dell’utero.

In pratica è in grado di rallentare i naturali movimenti della tuba di Falloppio che accompagnano verso l’utero il piccolo embrione, il quale, a causa di questo rallentamento, potrebbe annidarsi prima di arrivare nell’utero.

In questo luogo non adatto (la porzione di tuba prossima all’utero), l’embrione crescendo di volume rompe la tuba e causa grave emorragia. La donna rischia moltissimo, oltre a perdere l’embrione e a causare danni irreparabili alla tuba e conseguente sua chiusura. Una tuba chiusa riduce del 50 % la fertilità(!).

Questa evidenza ha indotto il governo inglese nel 2004 ad avvertire le giovani donne del “pericolo di una gravidanze extra uterine” potenzialmente mortali, a causa della pillola del giorno dopo.

Il professor Annibale Volpe, ginecologo dell’Università di Modena, dice: > (DoctorNews 11 febbraio 2005).

Sir Liam Donaldson, il capo dirigente sanitario del governo inglese, ha inviato una comunicazione a tutti i medici chiedendo loro di essere estremamente vigilanti riguardo alla “pillola del giorno dopo”, in quanto correlata ad un alto numero di gravidanze extra uterine.

Malgrado non ci siano sperimentazioni appropriate sulla sicurezza di questa pillola fra le donne sotto i 16 anni, il governo inglese ha deciso da alcuni anni di fornire la pillola del giorno dopo alle scuole per le studentesse dagli 11 anni in su.

Naturalmente senza informazione, senza il permesso dei genitori, e dal 2001 senza alcuna prescrizione medica (!).Se inoltre si tiene in considerazione che il dato relativo alle vendite di tale prodotto è in continua crescita, e si aggiunge il fatto che gli orientamenti in Europa tendono ad essere sempre più permissivi nel rendere maggiormente agevole la reperibilità di tale prodotto, il panorama diventa ancor più catastrofico e temibile per la salute della donna.

Infatti mancando già in diversi paesi l’obbligo di prescrizione medica, diventerà più difficile riuscire a monitorare gli effetti collaterali della “pillola del giorno dopo” e correlarli alla sua assunzione qualora dovesse diventare un prodotto di libera vendita.

Già sono segnalati sul foglietto illustrativo nausea, dolore al basso ventre, affaticamento, cefalea, dolore mammario, vomito, mestruazioni abbondanti, diarrea, sanguinamento uterino.

Questi gli effetti noti a breve termine della “pillola del giorno dopo”. A lungo termine quali saranno? Ancora non c’è uno studio specifico, dal momento che la popolazione che ne fa uso è ancora giovane, che si tratta di un prodotto relativamente recente e che i monitoraggi come già accennato saranno ancor più difficili da eseguire.

A tal proposito il foglietto interno alla confezione ha già subito una prima revisione il 6 agosto 2003: “il trattamento richiede l’assunzione di due compresse in una singola somministrazione (NB: prima di tale modifica era di due assunzioni distanziate 12 ore l’una dall’altra. Proprio vero che la donna continua a far da CAVIA all’industria farmaceutica del contraccettivo!). L’efficacia del metodo è tanto più alta quanto prima si inizia il trattamento dopo un rapporto non protetto. Pertanto, le due compresse vanno assunte al più presto possibile….”“l’efficacia appare diminuire con il tempo trascorso dopo il rapporto (95% entro 24 ore, 85% fra 24 e 48 ore, 58% se usato fra 48 e 72 ore)”

Rimaniamo in attesa di conoscere quale sarà l’impatto a lungo termine sulla salute della donna di tali sferzate ormonali ripetute: infatti esaminando la composizione di questa pillola ci si accorge che il dosaggio di levonorgestrel è 10 volte superiore a quello contenuto nella normale pillola “contraccettiva”.

Se dunque è vero che l’uso ripetitivo della “pillola del giorno dopo” nelle giovani è in aumento, che aspettarsi dal momento che questo preparato deve essere pure ingurgitato in un’unica somministrazione massiccia?