
L’Italia non ha bisogno dell’approvazione dell’approvazione del disegno di legge sulle DAT! Non legalizziamo l’eutanasia!

Comunicato Stampa 195
Benché il messaggio inviato da Papa Francesco ai Partecipanti al Meeting della World Medical Association sulle QUESTIONI DEL “FINE-VITA” abbia sostanzialmente confermato l’insegnamento ultradecennale del Magistero della Chiesa, i fautori dell’eutanasia ed i media ne hanno approfittato per rilanciare il progetto di legge sulle DAT, fingendo che esso applichi un inesistente “nuovo corso”. Non è affatto così!
Come il Comitato Verità e Vita ha dimostrato nel documento “ANALISI E COMMENTO AL PROGETTO DI LEGGE IN MATERIA DI CONSENSO INFORMATO E DI DISPOSIZIONI ANTICIPATE NEI TRATTAMENTI SANITARI”, reperibile sul sito del Comitato e presentato ufficialmente al Senato della Repubblica e come ha esposto nei Comunicati nn. 182, 183, 187 e 192: il disegno di legge 2801 realizza compiutamente il progetto di legalizzare l’eutanasia sulle persone fragili, “imperfette” e “inutili”, inganna le persone inducendole a sottoscrivere un documento che potrebbe essere usato come una condanna a morte, stravolge la funzione del medico, invitato ad uccidere in cambio della promessa di impunità, impedisce ogni obiezione di coscienza ai sanitari ed alle strutture ospedaliere, comprese quelle cattoliche, permette la morte procurata dei disabili togliendo loro i sostegni vitali.
Un progetto di morte: unico vero obiettivo dei suoi fautori!
Niente di questo progetto è utile alla società italiana: in Italia esistono già gli strumenti necessari per attuare una corretta alleanza terapeutica tra la persona bisognosa di cure mediche ed il medico, il consenso informato e il coinvolgimento del paziente o dei suoi rappresentanti legali sono sempre richiesti per ogni azione medica e senza di essi non può essere attuata alcuna terapia. Solo un uso menzognero del termine, poi, permette di considerare accanimento terapeutico l’assistenza e la prestazione delle cure di base, quelle indispensabili per tutte le persone, sane e malate, per continuare a vivere, il cibo, l’acqua e l’aria: toglierli al paziente ed al disabile significa ucciderli per fame, per sete o per soffocamento. Un sistema crudele che, ormai, abbiamo già visto mettere in atto nei confronti di molte persone indifese: simbolo del cinismo di chi finge di voler migliorare la pratica medica! Ancora una volta abbiamo il dovere di mettere in guardia sulla estrema pericolosità del progetto di legge che, oltre a legalizzare l’eutanasia, indebolirà tutta la struttura normativa che, nel pieno rispetto della Costituzione, vieta l’omicidio, anche del consenziente e considera il suicidio come un male per la persona e la società intera. I Parlamentari rispettosi della vita e della Costituzione hanno il dovere di una decisa e dura opposizione, basata sulla verità del contenuto del progetto, che è totalmente inaccettabile.
Nessun compromesso è possibile!
Il progetto deve essere respinto!