
L’astensione è servita anche a non identificarci con una legge comunque ingiusta
Comunicato Stampa N. 6
“Il clamoroso fallimento dei referendum sulla fecondazione artificiale segna una delle più sonore sconfitte della cultura radicale, e di tutti coloro che in questi mesi l’hanno assecondata o addirittura sostenuta.
Tre elettori su quattro hanno disertato i seggi mossi dall’obiettivo di impedire il peggioramento della legge 40. Per il nostro Comitato – laico e aconfessionale – l’astensione è servita anche a non identificarci con una legge comunque ingiusta, perché troppo permissiva.
In questa occasione hanno perso soprattutto quei politici, quei giornalisti, quegli scienziati che hanno inquinato il dibattito con falsità di ogni genere, preferendo al ragionamento e ai dati oggettivi i facili slogan, il compromesso, le mezze verità, i silenzi sugli aspetti più imbarazzanti di queste tecniche disumane.
Hanno perso anche tutti coloro che hanno ritenuto di trasformare la fecondazione artificiale in una pratica buona, onesta e accettabile. Sappiamo benissimo che così non è. E avvertiamo oggi più che mai l’urgenza di informare sempre meglio l’opinione pubblica, di fronte ai drammatici fallimenti delle tecniche di fecondazione artificiale, che portano alla eliminazione in massa di embrioni d’uomo. E che illudono e ingannano molte donne in cerca di un bambino (meno di una su cinque riesce ad avere un bambino in braccio).
Per tutti questi motivi il Comitato Verità e vita intensificherà la propria azione adesso, al termine dei referendum, per promuovere alcune iniziative sul piano culturale e giuridico:
– richiamare il diritto all’obbiezione di coscienza, prevista dall’articolo 16 della legge 40, per tutti gli operatori sanitari che non vogliono essere complici della fecondazione artificiale;
– promuovere un autentico consenso informato delle coppie che chiedono la fecondazione artificiale
– operare nella società e nei parlamenti perché un giorno la fabbricazione dell’essere umano in vitro sia totalmente vietata dalla legge
– incoraggiare la vera ricerca sulle cause della sterilità e infertilità e promuoverne la cura
– divulgare la conoscenza dei metodi naturali, come strumento usato con buoni risultati per ottenere gravidanze
– verificare se l’adozione non possa essere resa più agevole sul piano giuridico.
Il Comitato Verità e vita si augura che queste azioni possano tradursi in una legge parlamentare o di iniziativa popolare, nell’intento di dare risposte autentiche al giusto desiderio di un figlio.”
Il Coordinatore nazionale
f.to Mario Palmaro
Per il Comitato