
Intervista a Carlo Casini su ‘Il Foglio’
Intervista a Carlo Casini su ‘Il Foglio’
PARLARE DI FAMIGLIA IN ARNO
Carlo Casini dice che i primi conviventi sono madre e figlio
ESCLUSO DALLA CONFERENZA DI FIRENZE ILMOVIMENTO PER LA VITA CHIEDE ALLA BINDI CHE SI PARLI ANCHE DELLA LEGGE 194
Roma. Si apre oggi a Firenze la tre giorni dedicata alla famiglia promossa dal governo.
L’incontro ha tra gli obiettivi la definizione di alcune linee per il Dpef e per la Finanziaria 2008, ma porrà anche le basi per il primo Piano nazionale della famiglia che il dicastero guidato da Rosy Bindi ha appena messo in cantiere. L’idea è quella di trovare un’intesa condivisa da tutti, anche dal premier Romano Prodi che si sottoporrà a un question time straordinario sabato, dopo gli interventi di esponenti del sindacato e altre sigle dal mondo dell’associazionismo. Il Movimento per la vita è tra i grandi assenti dal programma, ma parteciperà comunque: “Se ci faranno parlare e se ci sarà dibattito – dice al Foglio il presidente ed eurodeputato dell’Udc, Carlo Casini – saremo lieti di mettere in luce quelle che riteniamo alcune dimenticanze”. Secondo Casini, “in un incontro di indubbia importanza come questo si deve chiarire soprattutto la sostanza del dibattito. Lo slogan c’è, ‘cresce la famiglia, cresce l’Italia’, la superorganizzazione anche. Quello che tradisce le aspettative di un evento organizzato dal governo come risposta al Family day – spiega Casini – è un processo culturale a cui la conferenza nazionale della famiglia dovrebbe dare vita: per questo riteniamo necessario ribadire l’educazione al riconoscimento e al rispetto della vita, cioè quei concetti che non abbiamo visto nel programma. Si capisce che si parlerà di famiglia – dice – sessioni e gruppi di lavoro, incontri e relazioni di studio dove figurano anche giornalisti, assieme a quelli che il ministro Bindi definisce momenti culturali e occasioni per far festa, per conoscersi, per testimoniare quanto il ‘fare famiglia’ sia impegno e responsabilità, gioia e arricchimento reciproco. Ma assieme al carattere celebrativo ci piacerebbe mettere nell’agenda delle politiche per la famiglia la tutela del bambino, del figlio”.
“Si parla tanto dei conviventi – spiega Casini – ma che cosa s’intende per conviventi se non, prima ancora dell’uomo e della donna, la madre con il proprio bambino in grembo? Il dibattito culturale non può esser messo sotto silenzio”. Casini va dritto al punto: “Sentiamo la necessità di creare le condizioni nella società per ricorrere all’aborto solo come ultima istanza, che da eccezione sta diventando la regola per molte donne. Una serie di dati raccolti negli ultimi anni dimostrano come la legge 194 non sia sbagliata, ma in molti casi solo disattesa o valutata in modo banale da alcuni medici.
Per questo a Firenze ci piacerebbe parlare di famiglia parlando di vita. Magari convincendo il ministro a elaborare una circolare con la quale ribadire che un figlio è una gioia, non una maledizione. Ma in una conferenza sulla famiglia di tre giorni non si è trovato il coraggio di prendere in esame una tragedia come l’aborto, almeno non nel programma. Il governo – prosegue Casini – potrebbe potenziare l’esperienza del volontariato, che sostiene le madri contribuendo a salvare i figli. Non si tratta soltanto di modalità sanitarie – correggibili con piccolissime direttive da inserire in sostegno di una corretta apllicazione della legge 194 – ma di azioni che interessano il sociale”. Casini si chiede come mai esista un’osservatorio nazionale sulla famiglia mentre non sia stata creata un’autorità pubblica per il bambino che fa applicare i diritti di cui, grazie alla legge 194, gode il soggetto concepito: “Questo evidenzia una sottovalutazione delle politiche per la vita, che invece andrebbero affiancate a quelle per la famiglia”.
Nel programma della conferenza il governo ha preferito non inserire il dibattito sui Dico e ieri Rifondazione, Pdci, Verdi e Sinistra democratica hanno annunciato che non parteciperanno all’incontro “perché discrimina le coppie di fatto”. Oggi a Firenze parlerà anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, seguito dal ministro Bindi. Il programma annuncia gli argomenti di discussione tra i quali alcune
“responsabilità educative”. Secondo Casini, però, non è ancora chiaro di che cosa gli organizzatori intendono parlare domani, giornata che vede al centro dei lavori la “funzione educativa della famiglia”: “Perché se non si dice che nei consultori il medico non legge neppure ad alta voce quello che una donna sta facendo, cioè interrompere un cuore che batte, non capisco che cosa si intenda per politiche per il sostegno alla famiglia”.