
Contraccezione e aborto
Domanda
Buonasera, 10 anni fa, quando avevo 16 anni, il mio medico di
famiglia non mi fornì delle informazioni riguardanti i
consultori presenti nella mia zon, dopo che io gli dissi che
intendevo assumere la pillola anticoncezionale. Penso che abbia
mancato ad un suo dovere professionale e anche morale vietando a
una giovane donna informazioni così preziose. Un medico non
può obiettare sulle informazioni, su un servizio statale
gestito dall’ASL che esiste dal 1975! E’ gravissimo ed esecrabile.
Prima o poi denuncerò quel medico per discriminazione
sessuale. E’ gravissimo che si esponga un’ adolescente al rischio
di una gravidanza indesiderata e di un aborto vero per non farle
assumere il suo anticoncezionale preferito, dopo sua richiesta.
Gravissimo. Per maggiori informazioni su come realmente funziona la
pillola anticoncezionale che è anovulatoria vi invito a
leggere il libro del Prof. Carlo Flamigni “Il controllo della
ferttilità” e a vedere il sito www. sceglitu .it. Le
informazioni distorte che vengono fornite alle donne impediscono
loro di scegliere seriamente la loro contraccezione: si viola
sistematicamente il loro diritto alla salute e
all’autodeterminazione. Inoltre quando si fanno certe affermazioni
su come funzionano gli anticoncezionali si devono citare studi
autorevoli e dare al pubblico la possibilità di valutare il
tipo di sperimentazione condotta presentando degli articoli
pubblicati su riviste scientifiche di un certo calibro. Scienza e
Fede men che mai vanno d’accordo. Ora sempre meno. E’ scandaloso
che le donne italiane siano trattate ancora come delle cose, dalla
classe medica sedicente cattolica!
Risponde il Dott. Angelo
Francesco Filardo
Risposta
Gentile Signora Giovanna,
non è facile per me, che sono abituato a
guardare negli occhi i miei interlocutori, rispondere alla sua e
mail, che più che un quesito sembra essere un invito ad andare
a cercare altrove una verità scientifica, che secondo lei noi
non conosciamo. Cerco di dare una risposta partendo dalla sua frase
“E’ gravissimo che si esponga un’adolescente al rischio di
una gravidanza indesiderata e di un aborto vero per non farle
assumere il suo anticoncezionale preferito, dopo sua
richiesta”. Questa frase riecheggia un
ritornello che molti anni prima che lei nascesse il Professore da
lei citato ed i sostenitori dell’aborto libero ripetevano fino
alla nausea, ma che la realtà dei fatti nel tempo ed in ogni
parte del mondo ha dimostrato essere falsa, cioè che per
prevenire l’aborto bisogna diffondere ed incrementare l’uso
della contraccezione. Lei parla del rischio di esporla
ad un aborto vero , come se ci
fossero aborti veri ed aborti falsi! In verità esistono aborti
più o meno precoci ed aborti riconosciuti come tali e cripto
aborti, cioè distruzioni di concepiti, cui è
impedito di svilupparsi nel loro habitat naturale reso ostile da
sostanze chimiche assunte dalla madre ( pillola e.p.; minipillola;
progestinici deposito; pillola del giorno dopo; pillola del
mese;…) o da dispositi inseriti in utero (IUD o
spirale) che ufficialmente non vengono annoverati e contati ceme
aborti!
Se Lei ama la verità scientifica ed
avere una informazione più completa sulla contraccezione la
invito a leggere sul sito www.lafeconditaumana.it
“la contraccezione”, vedrà che gli Autori citati ed il
materiale illustrativo presentato non sono di parte, ma distribuito
dalle stesse case produttrici delle pillole. Per quanto riguarda
lavori scientifici seri e su un campione numericamente
significativo di donne, che dimostrino l’assoluta non
abortività della pillola, non ne esistono anche se da me
più volte richieste alle Ditte
produttrici.
Sono d’accordo con Lei che “è scandaloso che le
donne italiane siano ancora trattate come delle
cose”, ma dissento nel modo più assoluto da
Lei che siano i medici cattolici a trattarle
così! Un medico cattolico, che si sforza di
essere coerente con la propria fede e con l’insegnamento della
Chiesa Cattolica sulla Procreazione Responsabile e sull’Amore
Coniugale, ha il massimo rispetto per la dignità di ogni
persona umana e si prodiga – rinunciando anche a guadagni e
… – ad aiutare la donna e la coppia ad avere tutte le
conoscenze necessarie per poter vivere in modo pienamente umano e
con grade gioia la loro sessualità.
Non mi risulta che i Consultori Familiari
pubblici, pagati con i soldi di tutti i contribuenti italiani,
abbiano fatto e facciano fino ad ad oggi un vero servizio di
informazione scientifica a 360 gradi e siano in grado di offrire a
tutte le donne ed a tutte le coppie gli elementi necessari
per una scelta veramente libera e consapevole di Procreazione
Responsabile rispettosa della propria dignità personale e
della vita dei concepiti.
La ringrazio per l’attenzione e Le auguro
ogni bene salutandoLa cordialmente
Angelo Francesco
Filardo – ginecologo
________
Il Comitato aggiunge inoltre:
in merito alle tante questioni da Lei sollevate -sebbene vi
siano più forti certezze che domande- proveremo a fornire
qualche osservazione.
– probabilmente quel medico si rifiutò di indirizzarla ai
consultori perchè la richiesta proveniva esplicitamente,
come ha scritto, da una ragazza a quel
tempo minorenne e non dai genitori.
Il consumo di pillole è l’unico modo per non esporsi
al rischio di gravidanze e ad aborti? Diciamo
piuttosto che l’educazione all’
al significato della sessualità e al discernimento delle
proprie pulsioni spetta alla famiglia finchè si
è così giovani. Difficile infatti parlare di
“libertà” ed “autodeterminazione” quando
sappiamo bene quanto nelle realtà giovanili è diffuso il
“passaparola” e molto spesso si agisce di propria iniziativa
per solo spirito di emulazione.
Comprendiamo dunque le
perplessità di qualunque medico (“cattolico” o
no) che si troverebbe a fronteggiare richieste di
assunzioni ormonali in età così precoce e
all’insaputa dei genitori.
– procedere a denunciarlo è un pò tardi se sono
trascorsi già 10 anni. Inoltre la sua
richiesta aveva carattere di urgenza e/o finalità
terapeutiche? Il medico è un semplice “burocrate” oppure
esercita la propria arte secondo l’autonomia
professionale riconosciutagli nel codice deontologico? Ci
fermiamo qui, perchè altrimenti rischiamo veramente di
stravolgere l’apparato, la “macchina sanitaria“
di cui ci serviamo.
– BLOCCO OVULATORIO, ANCHE
LA PILLOLA PUO’ FALLIRE: Lei riporta che
la pillola contraccettiva è completamente anovulatoria.
Questo è smentito già dall’indice di Pearl: con corretta
assunzione, la pillola possiede una fallacia di circa 7-8
gravidanze/1000 donne in 1 anno di impiego. Dunque anche la
comune pillola presenta un tasso di fughe
ovulatorie, basso ma non trascurabile su “scala mondiale”. Secondo
la determinazione di una pubblicazione recente
(Ovulation incidence with oral contraceptives: a literature
review. Milsom I, Korver T. in J Fam Plann Reprod Health
Care 2008, Oct) ammonta al 4,6%
nelle comunissime pillole “leggere” in
commercio aventi 15-20 mcg di
etinilestradiolo (circa 46 su 1000 cicli). Ci limitiamo a
citare quest’ultimo per motivi di spazio, ma per avere altri
riscontri basta consultare motori di ricerca scientifici (che
mettono a disposizione pubblicazioni di tutto
rispetto). Finora tali studi sulle “fughe ovulatorie” sono
stati eseguiti al solo scopo di valutare la fallacia
contraccettiva della pillola (non la sua abortività!).
– ABORTIVITA’ DELLA
PILLOLA: Andando a consultare uno dei testi di
ginecologia più utilizzati, troviamo il dettaglio che
maggiormente ci interessa: con l’uso della pillola
«L’endometrio va incontro ad una sorta di
decidualizzazione con ghiandole atrofiche, per cui diventa inadatto
all’impianto dell’embrione, qualora si fossero
verificate regolarmente l’ovulazione e la
fecondazione» (G.Pescetto, L.De Cecco, Ginecologia e
Ostetricia, Vol.1 pag.446 ed.2001, Ed.Universo). Anche i siti
di ginecologia lo confermano: www.
sceglitu.it al
«Gli ormoni artificiali inoltre, rendono l’endometrio un
ambiente meno favorevole all’annidamento e allo sviluppo dell’
ovulo fecondato. Rallentano anche il
movimento delle tube: un eventuale ovulo
fecondato non farebbe in tempo a raggiungere l’utero
per impiantarsi» (vedi anche http://www.ginecolink.
Contraccezione.htm: «…Questo meccanismo
può essere considerato
micro-abortivo»). Dunque, a quali tesi dar
credito? Ben vengano quelle che Lei ricorda,
enunciate da alcuni uomini di scienza, purché prima
si preoccupino di cancellare quelle opposte dai testi di
studio….
– UNA DOVEROSA
PRECISAZIONE: il cosiddetto “ovulo fecondato“
è un astuto espediente per non dire alle consumatrici che in
caso di concepimento, l’embrione umano (ognuno di noi è
passato da quelle primissime fasi) può
essere eliminato dalla pillola stessa. L’ovulo
infatti, dal momento del concepimento cessa di essere
tale e l’embrione così generato, iniziando
l’annidamento al 7°giorno (stadio di “blastocisti”),
trova un endometrio uterino ostile (effetto intercettivo della
pillola). Qui uno studio importante merita menzione:
«Noci, Marchionni e coll.”Fertilisation and
implantation failure in an oral contraceptive user” in Eur J
Obstet Gynecol Reprod Biol. 2002 Aug 5», nel quale si
documenta una perdita embrionale in una donna durante l’uso della
pillola Fedra (= Harmonet): l’unico studio di
questo genere in mezzo secolo di contraccezione chimica.
Capirà ora quanto importa ciò alla ricerca, alla
ginecologia? Ma del resto, che scrupoli aspettarsi di fronte alla
dispersione di milioni di embrioni umani finora ottenuti in
vetrini durante cicli di fivet? Enormi interessi commerciali
spingono a manipolare o censurare certi
dettagli. Dispiace dirlo ma pure al Professore che
Lei cita, poco interessano: Scienza e politica men che mai van
d’accordo.
Ecco, con quanto detto speriamo
di aver sciolto qualche sua perplessità,
la ringraziamo per la corrispondenza e per averci dato
l’opportunità di esporre chiarimenti finora poco forniti
al grande pubblico delle acquirenti.
Il Comitato Verità e Vita
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