
Contraccezione e aborto
Domanda
Mi chiami Rita, ho 31 anni, sono nubile e per il momento non
sono neppure fidanzata; i problemi che sto per porre non mi
riguarda personalmente ma tengo a sapere cosa può avvenire
durante la vita. Alcune gestanti hanno effettuato la lodevole
scelta di sacrificare la propria vita piuttosto che commettere un
aborto, in caso di gravi prpblemi di salute. Non sempre però
tali scelte trovano ò’appoggio del coniuge di, figli
maggiori o di altri familiari della paziente. La magior parte dei
medici da precedenza ala vita adulta della madre. In tali casi il
coniuge o un qualsaisi familiare può ottenere l’esecuzione
forzata dell’aborto terapeutico? Un medici può rifiutarsi di
assistere la gestante che sacrificherà la sua vita per
quella del figlio? Dopo il terzo o massimo il quarto parto cesareo
si è soliti procedere al taglio o l’otturazione delle tube.
La donna può opporsi? Il coniuge, genitore o altro familiare
può ottenerla anche con la sua opposizione? O il medico, se
lo ritiene necesario per la sicurezza futura dellla donna,
può applicare tale procedura automaticamente? In tale caso
si può suggerire alla donna, che vuol restare fedele alle
sua convinzini, un’alternativa naturale? Chiedo inoltre se quei
nuovi test che permettono di monitorare il periodo fertile sono
compatibili con i metodi naturali consentiti dalla Chiesa
Cattolica. Ringrazio per l’attenzione ed esprimo gratitudine per la
Vostra opera. Non importa se la mia firma comparirà o meno.
Rita Madonna
Risponde il Dott. Angelo
Francesco Filardo
Risposta
Carissima Signorina Rita,
Grazie a Dio oggi sono rarissimi i casi in cui una donna gravida
deve decidere se vuole sottoporsi o meno a terapie che
indirettamente possono comportare un danno letale al figlio, che
porta in grembo.
In ogni caso solo alla donna spetta la decisione finale e nessuno
senza il suo consenso può obbligarla a fare una terapia che
lei non vuole. Poichè la scelta della donna non è
contraria alla deontologia medica il medico non dovrebbe avere
difficoltà a continuare ad assistere la gestante rispettando
la sua decisione a favore della vita del figlio.
Riguardo alla sterilizzazione tubarica dopo il terzo o quarto
cesareo non solo la donna può opporsi, ma è
indispensabile il suo preventivo consenso scritto prima dell’inizio
del taglio cesareo e nessuno può esprimere il consenso al
posto suo, perchè praticamente sono eccezionalissime le
situazione di riscchio di vita della donna che possano autorizzare
un medico a sterilizzarla senza il suo preventivo esplicito
consenso scritto.
I moderni metodi di Regolazione Naturale della Fertilità
(Metodo Billings, Metodi Sintoternici) hanno una efficacia molto
più alta dei dispositivi oggi in commercio per monitorare la
fertilità e non hanno alcuno costo.
In talune situazioni tali dispositivi possono temporaneamente
essere utili, sotto la guida dell’Insegnante del Metodo Naturale,
l’importante è che chi li usa non abbia una mentalità
contraccettiva, mantenga sempre nel suo cuore e nella sua mente
l’apertura fondamentale alla vita.
Augurandomi di aver soddisfatto le sue richieste cordialmente la
saluto augurandole ogni bene
Angelo Francesco Filardo – ginecologo
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