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Caso Englaro: esistono giudici seri

Comunicato Stampa N. 51

La Procura Generale di Milano ha deciso di ricorrere contro il decreto con il quale la Corte d’Appello Civile aveva autorizzato la soppressione di Eluana Englaro mediante la sospensione di cibo e acqua. Contemporaneamente sempre la Procura Generale ha chiesto alla Corte civile di sospendere il decreto emesso che, altrimenti, sarebbe esecutivo in qualsiasi momento. Il sostituto pg Maria Antonietta Pezza, in accordo con il Procuratore Generale di Milano Mario Blandini, ha firmato e depositato il ricorso contro la decisione dei giudici. Secondo la procura non e’ stata accertata con sufficiente oggettività l’irreversibilità’ dello stato vegetativo permanente di Eluana Englaro.

Abbiamo sempre saputo che nella magistratura esistono galantuomini seri e preparati. Tuttavia ci sembra doveroso sottolineare il coraggio dei giudici che, in questo caso, hanno imboccato la strada del diritto, lasciando perdere le paure del politicamente corretto e voltando le spalle al pensiero relativista dominante, che purtroppo serpeggia fra molti dei loro colleghi.

Ci sembra utile ricordare che anche il Comitato Verità & Vita aveva intrapreso – primo fra tutte le associazioni in Italia – un’iniziativa giudiziaria, presentando un esposto alla Procura della Repubblica di Lecco. Per il momento non si hanno notizie sugli esiti di questa azione, ma siamo convinti che anche essa abbia contribuito, almeno per il momento, a fermare la mano di chi vorrebbe uccidere, invece che curare. E a farlo con la benedizione della giustizia umana.

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