
Alfie Evans e la mala pianta

Comunicato Stampa 202
Il caso del piccolo Alfie Evans, che segue le vicende per molti versi analoghe di Charlie Gard ed Isaiah Haastrup, è la triste conferma che la mentalità abortista, recepita da sanitari e giuristi, non risparmia nessuna vita innocente. L’idea alla base del pensiero abortista è che della vita di chi non può difendersi decidano altri, in nome di criteri mutevoli e differenti (il preteso bene del piccolo, la sua sofferenza, il costo sociale della persona etc.) che hanno in ogni caso quale unico comune costante risultato la soppressione dell’indifeso.
Il Comitato Verità e Vita, nell’esprimere la sua vicinanza al piccolo Alfie, alla sua famiglia e a tutte le persone che si stanno impegnando per evitare la morte procurata del bambino, ribadisce come dalla mala pianta dell’aborto derivino poi fatalmente simili malvagi frutti e richiama tutti a guardare alla soppressione di un malato indifeso come ad una barbarie insopportabile per ogni uomo, sia esso medico, giurista, genitore, paziente.
Il Comitato Verità e Vita sta seguendo ovviamente con trepidazione gli ultimi incalzanti avvenimenti che riguardano Alfie e la sua famiglia. Invita tutti i soci ed amici a rivolgere un pensiero al piccolo e, per chi crede, una preghiera.